Nonostante ciò, tanto gli ispiratori dell’immagine storiografica, agiografica e innografica di Costantino, quanto la maggior parte dei pensatori della comunità credente lasciano ancora insoluti due interrogativi fondamentali, connessi, rispettivamente, al potere regale santificato e alla sostanza spirituale del Cristianesimo istituzionalizzato: Primo, è possibile un potere politico, indipendentemente dalle intenzioni buone, dalla fede o addirittura dalla santità dei suoi portatori, di servire la Chiesa di Cristo senza concorrere o usurpare la Sua dominio? E, secondo, è possibile la stessa Chiesa collaborare o persino identificarsi con una entità mondana e, anzi, politica, imitandone i meccanismi di padronanza di autoconservazione e di castigo contro i discordanti senza offuscare il cristallo del modo di vivere evangelico?
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